bio

Luigi Nacci vive a Trieste, dove è nato nel 1978. È insegnante, giornalista e guida ambientale escursionistica.
Ha pubblicato in poesia: Il poema marino di Eszter (Battello, 2005), poema disumano (Cierre, 2006; Galleria Michelangelo, 2006, con CD), Inter nos/SS (Galleria Mazzoli, 2007, a cura di Nanni Balestrini; finalista al Premio Delfini e Lorenzo Montano), Madrigale OdeSSa (d’if, 2008; Premio Mazzacurati-Russo), odeSS (in Decimo quaderno italiano di poesia contemporanea, Marcos y Marcos, 2010, a cura di Franco Buffoni). Ha pubblicato inoltre il saggio Trieste allo specchio. Indagine sulla poesia triestina del secondo Novecento (Battello, 2006).
Suoi testi e interventi sono apparsi su testate e blog, come il “Corriere della Sera”, “il manifesto”, “Il Piccolo”, “L’Indice dei libri del mese”, “Doppiozero”,”alfabeta2″, “Il Reportage”, “Meridiani Montagne”, “Nazione Indiana”, “in pensiero”, “Absolute Poetry” e altri.
Ha ideato e diretto molte rassegne culturali, tra cui il Festival della Viandanza, parola che ha messo al centro della sua ricerca di uomo e autore. Cammina da solo, oppure accompagnando gruppi per la Compagnia dei Cammini. Predilige i sentieri iberici e quelli balcanici, ama il Carso, adora andare fuori sentiero. Ha raccolto queste esperienze in articoli e in quattro libri in prosa: Alzati e cammina. Sulla strada della viandanza (Ediciclo, 2014; vincitore del Premio L’Albatros – Città di Palestrina per la letteratura di viaggio), Viandanza. Il cammino come educazione sentimentale (Laterza, 2016), Trieste selvatica (Laterza, 2019; finalista al Premio Cortina d’Ampezzo) e Non mancherò la strada. Che cosa può insegnarci il cammino (Laterza, 2022).
Per Ediciclo cura la collana “La biblioteca del viandante”.